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La trilogia cinematografica del Padrino si colloca con tutti e tre gli episodi nella top ten dei film più popolari del mondo. I film devono questa posizione in gran parte alla qualità eccezionale delle loro sceneggiature.
Ecco perché abbiamo analizzato in dettaglio le trame, i personaggi, gli effetti drammatici e altri parametri narrativi del capolavoro di sceneggiatura Il padrino I.
Ecco un estratto della nostra analisi per te, sceneggiatore e regista.
Generi, registri e toni
La questione dei generi de Il padrino sembra semplice.
Il film è presentato come la storia di una transizione dinastica all’interno di una famiglia mafiosa opposta ad altre famiglie mafiose, quindi è sia un dramma familiare che una storia di gangster.
Gli aspetti del dramma familiare sono illustrati dai temi:
- Fratelli rivali, Sonny l’erede, Fredo l’incompetente, Michael l’eroe ignaro e Tom Hagen il figlio adottivo un po’ poco amato.
- Il rapporto padre/figlio, con la relazione privilegiata, stretta e reciprocamente protettiva tra Vito e Michael.
La storia di gangster si basa sull’opposizione del clan Corleone a Sollozzo e poi alle Cinque Famiglie.
L’alleanza dei due generi evoca un genere antico: la chanson de geste medievale. In effetti, questo genere raccontava spesso la storia di re e figli di re che andavano in guerra contro altre stirpi: abbiamo nel Padrino una trasposizione moderna di questo.
Con il tema degli amori felici e infelici – Connie/Carlo, Michael/Apollonia, Michael/Kay – il film assume anche un aspetto da dramma sentimentale, con un polo tematico, la violenza coniugale tra Connie e Carlo, contrapposto a un altro polo, la storia d’amore tra Michael e Kay e poi tra Michael e Apollonia.
L’uso di questi generi ha permesso agli autori di costruire diversi tipi di scene in diversi registri:
- Scene d’azione, piene di suspense e tensione drammatica dove il rischio è la morte.
- Scene di deliberazione e di preparazione all’azione, direttamente collegate alle scene d’azione. Hanno la stessa atmosfera cupa e tesa.
- Scene d’amore o di coppia, a volte violente, a volte in perfetta armonia.
La maggior parte dell’azione è trattata con un tono e un registro serio: molto poco umorismo, molto poco fascino…
Gli unici momenti emotivamente positivi sono la sequenza del matrimonio, festosa e gioiosa (ma completata dalla solennità delle scene in cui Vito riceve i suoi “clienti”), e la storia d’amore tra Michael e Apollonia.
Dappertutto, oscilliamo tra gravità, solennità, tensione, incertezza, minaccia diffusa, violenza, crisi, tristezza… Insomma, una gamma variegata di stati d’animo negativi, e tuttavia molto piacevole da seguire!
I personaggi principali, inoltre, portano in sé queste emozioni profonde: la serietà carismatica di Vito, l’impassibilità di Michael, che sorride anormalmente poco…
Non dimentichiamo: tra le migliaia di film prodotti dall’umanità, questo rimane uno dei più universalmente apprezzati. Il che dimostra che la buona narrativa non è necessariamente fatta con buoni sentimenti.
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Affascinante, vero?
Scopri i molti trucchi tecnici, i segreti narrativi e gli effetti drammatici della sceneggiatura de Il padrino nella nostra analisi in PDF.