Spazio e tempo in Pulp Fiction di Quentin Tarantino

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Analisi di Pulp Fiction di Quentin Tarantino
PDF, 97 pagine

Spazio e tempo in Pulp Fiction

Una storia complicata, trame intrecciate, personaggi affascinanti, scene potenti… Come si scrive una tale sceneggiatura? Analizziamola!

Lo spazio: subito, attraverso la musica, i tipi di personaggi o le scenografie del film, si rende evidente che tutte le trame si svolgono negli Stati Uniti.

La caffetteria, il fast-food, l’Europa presentata come esotica, la citazione della Bibbia, i personaggi in bianco e nero, la banalità delle armi da fuoco, il “Jack Rabbit Slim” con le sue stelle d’epoca e la sua Cadillac, il motel, la boxe e le scommesse… tutto evoca la cultura americana fino alla caricatura.

Sul piano dei luoghi ora (vedere la tabella della pagina seguente), possiamo osservare che le trame si svolgono o in luoghi pubblici e commerciali – caffetteria, Jack Rabbit Slim’s, negozio di Maynard, strada -, o in alcuni appartamenti privati – dai 4-5 ragazzi, da Butch, da Mia, dal commerciante, al motel… – o in auto (4 scene si svolgono in auto, e 5 se contiamo la Cadillac di Jack Rabbit Slim’s) – tutte tipicamente legate alla cultura americana.

Tutti questi luoghi producono un effetto simile: una grande banalità, una sorta di anonimato permanente, che allo stesso tempo facilita l’identificazione del pubblico con i personaggi – sono familiari, evidenti, ancorati alla vita quotidiana – e contrastano violentemente con l’eccezionalità delle azioni che vi si svolgono: rapina, quadruplo omicidio, spaccio di droga pesante, overdose, stupro, dissimulazione di prove di omicidio ed eliminazione di un cadavere.

Possiamo notare che:

  • La natura è totalmente assente: nessun paesaggio, nessun momento contemplativo, non il minimo pezzo di cielo;
  • Non c’è un’inquadratura generale della geografia umana circostante, nessuna sociologia urbana, nessun contesto: la telecamera segue sempre le azioni dei personaggi da vicino, ed è sempre come se quei personaggi agissero e vivessero in un nulla permanente.

Tempo, durata, cronologia

Tutta l’azione si svolge nel mondo contemporaneo (negli anni ’90) tranne la storia dell’orologio d’oro che inizia “prima della prima guerra mondiale”.

In quanto tempo si svolgono le trame di Pulp Fiction? Due giorni.

Per essere sicuri, rimettiamo le trame in ordine cronologico di tempo reale:

  • 7. Storia dell’orologio d’oro (decenni fa)
  • 3. Storia di Antwan Rockamora (mesi o anni fa)
  • 2. Vincent e Jules contro i 4-5 ragazzi (un giorno, chiamiamolo giorno 1)
  • 10. Wollf, Vincent e Jules puliscono la macchina (più tardi quel giorno)
  • 1. Ringo e Yolanda derubano la mensa (più tardi quel giorno)
  • 5. Marsellus corrompe Butch (la sera)
  • 4. Vincent contro Mia (la stessa sera)
  • 6. Vincent salva Mia dall’overdose (la sera stessa)
  • 8. Butch vs. Marsellus (giorno 2)
  • 9. Butch & Marsellus contro i 2 pervertiti (più tardi il giorno 2)

In effetti, vari indizi brillantemente distribuiti ci permettono di ricostruire questa cronologia generale:

  • Il collegamento tramite il luogo della caffetteria, dopo che Jules e Vincent hanno lasciato Wollf dopo aver pulito la macchina dal sangue di Marvin;
  • L’abbigliamento di Vincent e Jules quando arrivano nel locale dove Marsellus corrompe Butch; il fatto che portano una valigia a Marsellus, e che Butch si imbatte in Vincent;
  • Il dialogo tra Vincent e Jules poco prima di andare a uccidere i “4-5 giovani”, dialogo che evoca l’appuntamento di Vincent con Mia;
  • La notte di sonno di Butch dopo aver vinto il suo incontro.

Tempo reale e tempo raccontato

Ora, quanto tempo “reale” e quanto tempo raccontato dura ciascuna di queste trame?

(Promemoria: si distingue il tempo “reale”, quello necessario ad una data azione, dal tempo raccontato, quello necessario per evocare il tempo reale in una narrazione. Così, una notte di 8 ore può essere raccontata in due minuti, mentre il battito di ciglia o la traiettoria di un proiettile possono anche essere mostrati in 2 minuti, giocando su effetti di accorciamento o al contrario di allungamento delle durate reali. Queste nozioni sono approfondite in Come scrivere una storia).

  • La trama 1 dura solo 7+12 minuti in durata reale, e 7+15 minuti in durata raccontata – ci sono DUE numeri perché la trama è raccontata in DUE parti. Da dove viene la differenza di durata? Dalla sovrapposizione delle scene, quando Jules e Vincent discutono del “miracolo” appena prima che Ringo e Yolanda inizino a rapinare la mensa.
  • La trama 2 dura 13+3 minuti in durata reale, e 13+4 minuti in durata narrata. La differenza? Deriva dallo stesso processo di sovrapposizione, dal fatto che vediamo l’esecuzione di Marvin una seconda volta dal punto di vista del quarto giovane nascosto nel bagno.
  • La trama 3: non possiamo sapere la sua durata. Ma comunque si svolge in due fasi: 1/ Rockamora massaggia Mia, e 2/ Gli uomini di Marsellus lo gettano dalla finestra. Quando Mia dice a Vincent al ristorante che questa storia è falsa e non ha avuto luogo, allora concludiamo che la storia non è durata in tempo reale. Ma ancora una volta, non lo sapremo mai, perché Mia potrebbe mentire.
  • La trama 4 – senza tener conto dell’esposizione puramente informativa – dura un’intera serata fino al mattino, e 27 minuti di durata raccontata. Osserviamo qui un’ellissi temporale molto forte.
  • La trama 5 dura più di qualche ora (Marsellus corrompe Butch, poi Butch va al suo combattimento poi ne esce), e solo 3+1 minuti di durata raccontata, a causa della spettacolare ellissi dell’incontro che rimane totalmente fuori schermo.
  • La trama 6 dura probabilmente meno di un’ora (essenzialmente, il tempo che serve a Vincent per portare Mia dallo spacciatore, poi per “curarla”), ed è raccontata in 6 minuti.
  • La trama 7 dura circa 70 anni, da “prima della prima guerra mondiale” a “adesso”, ed è raccontata in 5 minuti! Enorme ellissi!
  • La trama 8 dura circa mezza giornata in tempo reale (Butch torna al suo motel in taxi, dorme, si sveglia, prende l’orologio, viene rapito con Marsellus, e lascia la città con Fabienne subito dopo) e 40 minuti di film – compresi i 15 minuti della trama 9, che in tempo reale dura un po’ di più, perché bisogna aggiungere a ciò che viene mostrato il tempo che Zed ha impiegato per venire al negozio di Maynard (nel film, arriva quasi istantaneamente).
  • E infine la trama 10 si svolge su 9 minuti di film, mentre al pubblico è stata detta una durata massima di “40 minuti” tra il momento in cui Jules e Vincent portano la macchina insanguinata a casa di Jimmy e il momento in cui Jimmy ordina loro di aver lasciato la sua casa. In questa parte del film, possiamo notare la battuta un po’ meta-fiction di Wollf che annuncia “Mancano circa trenta minuti, sarò lì tra dieci”, poi una voce fuori campo dice “E 9 minuti e 37 secondi dopo” e Wollf è già lì. Subito dopo questa scena, Wollf chiede: “Se sono stato informato correttamente, l’orologio sta ticchettando, è vero, Jimmy?” Jimmy risponde: “100%!” Il regista-sceneggiatore Quentin Tarantino, che interpreta il ruolo di Jimmy, è in effetti perfettamente consapevole del fatto che ha collocato in questa scena la figura di narrazione che chiamiamo “time lock” 😉 (Sulla nozione di “blocco temporale”, vedi Story&Drama 2 – Avanzato).

Conclusione: la natura espansiva e intensificata dell’azione attraverso la cancellazione di molti tempi morti appartiene anche alla lunga lista di processi che danno a Pulp Fiction un ritmo così eccitante, mentre in parallelo a questi tagli gli sceneggiatori si sono anche spesso divertiti a prolungare il nostro tempo percepito proprio raccontandoci dei tempi morti, come durante tutte le conversazioni superficiali e futili, appena prima di scioccarci con pezzi di azione altamente drammatici.

Ti è piaciuto? Vuoi saperne di più? Allora leggi l’analisi completa della storia di Pulp Fiction di Quentin Tarantino e migliora le tue abilità di scrittura di scenari a partire dalla sua sceneggiatura.

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