Il Piccolo Principe di Saint Exupery, capitolo V, riassunto e analisi: i baobab

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Il piccolo principe
PDF, 75 pages

Questo è un estratto dell’analisi narrativa del racconto per bambini Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, un bestseller mondiale della letteratura per bambini e della letteratura in generale.

In questa analisi usiamo i concetti dei nostri corsi di sceneggiatura.

Il Piccolo Principe di Saint Exupery, capitolo V, riassunto e analisi: i baobab

“Ogni giorno ho imparato qualcosa sul pianeta, sulla partenza, sul viaggio. […] È così che, il terzo giorno, ho conosciuto il dramma dei baobab.

Struttura: la frase introduttiva dà al lettore il programma e il piano della storia da seguire: una trama al giorno. Indica chiaramente che, da questo punto in poi, la narrazione si concentrerà sulla storia del Piccolo Principe, e non più sulla storia del narratore-aviatore. Questo dispositivo narrativo che viene impostato ricorda le Mille e una notte: una trama di inquadramento contiene una varietà di piccole trame incorporate (vedi Scenario 2 su questo argomento), che ha il vantaggio di adattarsi alla limitata capacità di attenzione e memorizzazione di un giovane pubblico di lettori.

La seconda frase citata dà il tema della prima fase della storia del Piccolo Principe.

Bisogna notare che, con tutto questo, abbiamo quasi completamente dimenticato che il ricettatore è bloccato con poca acqua in mezzo al deserto… un dramma che l’autore-narratore omette deliberatamente di menzionare, per meglio ritornarci in seguito. I sogni hanno sostituito la realtà, e la poesia e l’immaginario hanno sostituito la banalità dei bisogni corporali… Solo la menzione del “terzo giorno”, legata all’informazione che l’aviatore aveva solo 8 giorni di riserva d’acqua, ci permette di calcolare implicitamente che restano solo 5 giorni prima che l’aviatore inizi a morire di sete…

Il piccolo principe inizia chiedendo all’aviatore di confermare che le pecore mangiano i cespugli, e quando l’aviatore annuisce, il bambino sembra soddisfatto. Poi chiede se le pecore mangiano i baobab, e l’aviatore dice che non lo fanno, ma il piccolo principe insiste e l’aviatore concede che le pecore mangiano almeno i piccoli baobab. L’aviatore rimane stupito da queste domande.

Struttura: è l’introduzione di una trama in cui il piccolo principe è l’eroe, confrontato con un problema che noi lettori non possiamo ancora capire completamente.

Distribuzione delle informazioni: come prima, condividiamo il punto di vista e il livello di conoscenza – e quindi di ignoranza – dell’aviatore, mentre i pensieri del piccolo principe ci rimangono in gran parte nascosti, il che aiuta a costruire la suspense – vogliamo sapere! – e tensione drammatica – l’enigma deve essere risolto, il che è un modo eccellente per tenerci agganciati.

Stile: si noti di passaggio la rete semantica che si crea, attraverso il gioco poetico e con grande fantasia, tra il tema precedente dei serpenti boa del bambino narratore e il tema attuale dei baobab del piccolo principe, due parole e due cose dal suono esotico, divertente e sognante, che fanno parte del fascino del racconto. Uno psicoanalista potrebbe anche vedere in loro due figure falliche inconsce…

Il narratore menziona poi l’esistenza di due tipi di semi e piante, buoni e cattivi, prima di rivelare che i semi di baobab infestano il suolo del pianeta del piccolo principe, minacciando di germinare, crescere e fratturare il piccolo asteroide.

Un’ulteriore digressione, lasciamo brevemente la modalità narrativa e passiamo al discorso.

Temi e intertestualità: questo tema dei semi buoni e cattivi richiama l’insegnamento dei Vangeli, la parabola del “buon seme e della zizzania” che Gesù usava per predicare il buon comportamento. Questa eco lontana conferma che il testo fa parte di una vecchia tradizione di educazione morale.

Il narratore riferisce poi le parole del piccolo principe, che dice che ogni mattina deve ripulire il suo pianeta, e “tirare su i baobab appena si distinguono dai rosai, ai quali assomigliano quando sono molto giovani”.

Temi: prima apparizione del tema del rosaio, quindi della rosa, un personaggio futuro.

Il Piccolo Principe insiste allora nel mettere in guardia i bambini del pianeta Terra, nel caso in cui viaggino, sul pericolo di lasciar crescere i baobab su un asteroide, citando l’esempio di un pianeta dove un uomo pigro ne aveva lasciati crescere 3, esempio che l’aviatore (anche se afferma che “non gli piace assumere il tono del moralista”) si è incaricato di illustrare con un disegno che mostra un piccolo pianeta dove 3 enormi baobab hanno invaso tutto lo spazio.

Ci sono diversi effetti notevoli in questo passaggio, che ritorna al modo di parlare.

In primo luogo, il Piccolo Principe rafforza il suo legame con il lettore del libro chiedendo chiaramente che un avvertimento anti-baobab venga consegnato ai bambini della Terra attraverso la storia dell’aviatore, cosa che ci lusinga – poiché l’Eroe è interessato a noi che ci appassioniamo alla sua storia – e che rafforza di riflesso sia il prestigio dell’aviatore, incaricato di una missione così nobile, sia la sua principale qualità di umiltà, poiché è solo il messaggero di un bambino.

La frase sul rifiuto di “assumere il tono di un moralista” nega ciò che possiamo vedere: l’autore intendeva effettivamente contribuire all’educazione morale del suo giovane lettore, per esempio condannando la pigrizia, che distrugge un pianeta. Il lettore adulto non può essere ingannato, tuttavia: l’inversione dei ruoli – l’autore di Terre des hommes finge di essere solo l’inviato di un piccolo principe moralista, quando in realtà ne è l’artefice – permette una moralizzazione gentile senza apparire tale.

Il capitolo V finisce. Di cosa era fatto? Una miscela di elementi narrativi – la situazione di base, il dialogo sul problema dei semi di baobab e la necessità di diserbare – ed elementi discorsivi – un piccolo discorso sui semi e la crescita delle piante, un ambiguo rifiuto della morale e una nuova presa di posizione a favore del disegno come prova e illustrazione della realtà.

Questo era un estratto del nostro riassunto + analisi del capitolo 5 del Piccolo Principe.

Vuoi scrivere una storia per bambini? Prendete un bambino, un aviatore, una pecora, un boa, le stelle, gli asteroidi, la terra, il deserto… versate ettolitri di amore per la lettura, mescolate bene, è pronto! In breve, studiate Il Piccolo Principe e prendete a modello le tecniche di scrittura dell’autore!

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